domenica 2 dicembre 2007

Capitolo 22

Il viaggio d’oltremare verso la Scandinavia

Per circa tre anni, inviti erano giunti al fratello Branham per condurre una serie di incontri di guarigione nei paesi scandinavi. Varie circostanze gli avevano impedito di fare un simile viaggio, anche se dall’inizio egli fu certo che queste chiamate erano da Dio. Nel gennaio 1950, nel momento in cui lo scrittore si unì di nuovo al gruppo, il fratello Branham gli chiese di fare i preparativi per il viaggio in Finlandia. Questo fu un passo di fede poiché, in quel momento, non c’era denaro sufficiente per la traversata (i biglietti aerei d’andata erano di 2200$ per un gruppo di cinque persone) e, infatti, a causa di alcune circostanze recenti, il fratello Branham aveva qualche obbligazione inaspettata da affrontare. Nonostante ciò, nelle campagne tenute durante febbraio e marzo, dei fondi sufficienti erano giunti per affrontare questi impegni e per assicurare le prenotazioni aeree per l’intero gruppo. Nella prima parte di aprile, il gruppo (che oltre al fratello Branham includeva il rev. J. Ern Baxter, il rev. Jack Moore, Howard Branham e lo scrittore), concludendo i tre giorni di servizi al Glad Tidings and Manhattan Center, a New York City, si preparò per partire per l’Europa.

6 APRILE 1950

Il 6 aprile 1950, alle tre del pomeriggio, il gruppo salì a bordo di un grande aereo di linea d’oltremare, Flagship Scotland, che decollò per Londra, Inghilterra. Era il 6 aprile 1909 che William Branham nacque. Il 6 aprile 1917 era il giorno il cui l’America abbandonò il suo isolamento storico ed entrò nella guerra europea. Gli storici ci dicono che era il 6 aprile, nell’anno 30 d.C., che Cristo morì sulla croce. Forse i membri del gruppo possono essere scusati per il pensare che il 6 aprile è un giorno importante.
Avanzando sull’Atlantico, a circa trecento miglia all’ora e ad un’altitudine di oltre ventimila piedi, l’aereo che trasportava il gruppo atterrò a metà della mattinata seguente al Northolt Airport, vicino Londra. Parecchi giorni furono trascorsi visitando monumenti storici e tombe della più grande città del mondo. L’apice del soggiorno del gruppo in quella grande metropoli fu la visita alla cappella di Wesley. Lì anche vedemmo l’abitazione di Wesley, entrando fino alla stanza in cui John Wesley pregava ogni mattina alle cinque. Prima di andare via, noi tutti ci inginocchiammo e pregammo. Fu un momento indimenticabile.
Dopo due giorni a Parigi, che furono spesi visitando le storiche pietre miliari, noi continuammo il nostro viaggio verso la Finlandia, attraverso la linea aerea scandinava. Il 14 aprile, atterrammo a Helsinki dove fummo accolti da parecchi ministri, inclusi il pastore Manninen che ci aveva invitati e la sorella May Isaacson, la nostra interprete nata in America, la cui conoscenza della lingua finnica contribuì grandemente al successo dei nostri incontri in Finlandia. Al primo servizio del Messuhalli, fu testimone una folla di settemila persone; dopo questo, parecchie migliaia aspettarono fuori tutto il pomeriggio, stando in una fila a quattro lunga mezzo miglia, in modo che potessero assicurarsi un posto a sedere nel più vasto auditorio della Finlandia.
Durante un intervallo di cinque giorni, quando l’auditorio non poteva essere ottenuto, il gruppo andò a nord verso Kuopio, la quale non è lontana dal Circolo Artico. La fede fu molto alta in questa città ed ebbero luogo alcuni miracoli meravigliosi. Uno di questi fu la guarigione della piccola Veera Ihalainen, un’orfana di guerra, la cui foto è mostrata altrove in questo libro. Ella fu meravigliosamente liberata dall’indossare un busto e dall’usare le stampelle, dopo che ella aveva in fede toccato il cappotto del fratello Branham quando le passò vicino. Per due o tre sere, le persone passarono vicino e il fratello Branham diceva una breve preghiera per ognuna. Nel momento in cui ogni servizio terminava, c’era una grande fila di stampelle e di bastoni che erano stati abbandonati. Il fratello Baxter parlò ai servizi pomeridiani ed i suoi messaggi furono ricevuti con grande interesse. Il fratello Moore e lo scrittore presero i servizi della mattina e pregarono specialmente per i sordomuti e per i ciechi. Sette o otto furono guariti in una volta, uno dopo l’altro. Un ragazzo imparò le parole così velocemente che egli fu usato come interprete per comunicare con gli altri per i quali si pregava. Un episodio che interessò grandemente l’uditorio fu che i sordomuti, quando i loro orecchi furono aperti, riuscirono ad apprendere le parole inglesi tanto velocemente quanto quelle finniche.
Un episodio, che non sarà mai dimenticato dai membri del gruppo e che accadde mentre eravamo a Kuopio, fu la resurrezione di un bambino che era stato investito e ucciso in un incidente d’auto, le cui circostanze erano state precedentemente mostrate al fratello Branham in una visione. Lasceremo raccontare al pastore Vilho Soininen di Kuopio questo particolare episodio:
“Un venerdì pomeriggio, un sorprendente e particolare episodio ebbe luogo, il quale significò molto per il fratello Branham e per quelli fra noi i quali ne furono testimoni. Tre di noi fecero un viaggio indimenticabile vicino alla Torre d’Osservazione Puijo, situata su una bella collina panoramica. La passeggiata fu una delle più preziose che io possa ricordare, a causa della benedizione di Dio su di noi. Poi, mentre stavamo ritornando da Puijo, accadde un terribile incidente. Una macchina avanti non fu in grado di evitare di colpire due ragazzini che erano corsi fuori nella strada di fronte e ne avevano gettato uno sul marciapiede e l’altro a cinque iarde (circa 5m - n.d.t.) lontano in un campo. Un bambino privo di sensi fu trasportato in una macchina proprio avanti a noi e l’altro, Kari Holma, fu sollevato nella nostra macchina e messo nelle braccia del fratello Branham e della signorina Isaacson che erano seduti dietro. Il fratello Moore e il fratello Lindsay stavano davanti con me.
Mentre ci precipitavamo all’ospedale, io chiesi attraverso la signorina Isaacson, l’interprete, come stava il bambino. Il fratello Branham, con il suo dito sul polso del bambino, rispose che il ragazzo sembrava essere morto poiché il polso non batteva affatto. Poi, il fratello Branham mise la sua mano sul cuore del ragazzo e si rese conto che non stava funzionando. Egli esaminò ulteriormente la respirazione del bambino e non riuscì a percepire alcun respiro. Poi, egli si inginocchiò sul pavimento della macchina e cominciò a pregare. Anche il fratello Lindsay e il fratello Moore pregarono affinché il Signore avesse misericordia. Come ci avvicinammo all’ospedale, circa cinque o sei minuti più tardi, lanciai uno sguardo dietro e, con mia sorpresa, il bambino aprì i suoi occhi. Quando portammo il bambino nell’ospedale, egli cominciò a piangere ed io mi resi conto che un miracolo aveva avuto luogo.
L’altro ragazzino era stato portato un po’ prima ed era ancora privo di sensi. Mentre stavo per riportare i miei ospiti al loro albergo, il fratello Branham mi disse: ‘Non preoccuparti! Il bambino che stava nella nostra macchina vivrà sicuramente!’.
In quel momento, il fratello Branham non aveva nessuna certezza che l’altro ragazzino sarebbe vissuto; ma, la domenica sera, egli mi assicurò, sulla base di una visione che aveva visto domenica mattina presto, che anche lui sarebbe vissuto. Nel preciso momento in cui il fratello Branham mi stava raccontando questo nel suo hotel, il ragazzo giaceva morente all’ospedale. Comunque, in accordo alla dichiarazione del dottore, quella sera, c’era un cambiamento per il meglio, sebbene il 28 aprile, mentre io scrivo questo, egli ancora occasionalmente cade nell’incoscienza ( una successiva dichiarazione ricevuta affermò che il bambino si era pienamente ripreso). Il ragazzo, che stava nella mia macchina, Kari, fu dimesso dall’ospedale in appena tre giorni e si sta sentendo molto bene, considerando le circostanze.
Nel servizio di venerdì sera, il fratello Branham ci parlò in merito alla visione che aveva visto in America due anni prima e che si era adempiuta quel pomeriggio quando aveva pregato per il ragazzo morto. L’Angelo gli era apparso quella sera prima del servizio e gli aveva ricordato questa visione che aveva visto due anni prima e che, a quel tempo, aveva raccontato a migliaia di persone. Adesso, essa si è adempiuta. La venuta del fratello Branham a Kuopio era nel piano eterno di Dio! Noi della Kuopio Elim Assembly ci meravigliammo perché il Signore fu così buono con noi che concesse proprio a noi il grazioso privilegio di ricevere il Suo servitore”.
La sera in cui lasciammo Kuopio, una grande moltitudine di persone si riunì alla stazione e cantò, nella loro solita chiave minore, i meravigliosi cantici finnici. Come il treno uscì dalla stazione ferroviaria, il cantare gradualmente si affievolì, ma i piacevoli ricordi dei giorni trascorsi a Kuopio non saranno presto dimenticati.

A SEICENTO IARDE DALLA “CORTINA DI FERRO”

Ritornando a Helsinki, il fratello Branham continuò i servizi per parecchi giorni ancora nel Messuhalli. Una mattina, ci avventurammo fuori, verso il limite della “Cortina di Ferro”. A un certo punto, eravamo solamente a seicento iarde (circa 540m - n.d.t.) dai soldati rossi. La guardia finnica circondò la nostra macchina e ci avvertì che questo non era un luogo su cui stare. Noi fummo lieti di ritornare al nostro hotel. L’elemento comunista si oppose fortemente ai nostri incontri e davvero richiesero il nostro arresto. Un precedente capo della polizia di Kuopio, un uomo molto influente, era presente ed intervenne per noi e ci fu permesso di continuare i servizi senza interruzione. Alla chiusura della campagna, tre giorni furono trascorsi in riposo in un castello posseduto da una ricca signora cristiana. Noi fummo trattati come re mentre eravamo lì. Comunque, una sera, quando le notizie di Mosca furono largamente trasmesse, noi rimanemmo meravigliati dall’annuncio (interpretato per noi) che dichiarava che delle spie americane stavano operando sotto una falsa veste ad Helsinki. Noi capimmo a chi la radio di Mosca si stava riferendo ed eravamo ben lungi esultanti per la notorietà che c’era stata data. Nel caso di un’improvvisa esplosione di ostilità, noi capimmo che tutti i cancelli d’uscita sarebbero stati chiusi immediatamente, con i cannoni russi a sole dieci miglia (circa km. 16 - n.d.t.) dalla capitale. Poiché una voce era circolata che una rottura era giunta fra l’America e la Russia, in merito all’abbattimento di un aereo americano da parte dei sovietici risultò essere solo una voce, ma ci tenne a disagio. La paura domina l’Europa e gran parte della gente finnica sa che è solamente una questione di tempo fino a che lo sbarramento della potenza comunista si muoverà rapidamente oltre le frontiere e spingerà il mondo nel travaglio di Armagheddon.

MINISTRI DELLA CHIESA DELLO STATO FINLANDESE ACCETTANO LA GUARIGIONE

Nel giorno in cui lasciammo la Finlandia, ricevemmo una lettera speciale da uno dei ministri della chiesa dello stato, informandoci che c’era stato un incontro di massa dei ministri della chiesa e che, dopo una considerevole discussione, il corpo, sotto l’ispirazione degli incontri Branham, aveva votato per accettare il ministerio della guarigione. La lettera era splendida e noi speriamo di vederla stampata nel TVH, subito come riusciamo ad ottenere una traduzione autenticata. Il fratello Branham, in risposta, scrisse una lettera di ringraziamenti ed incoraggiò i fratelli a credere in Dio per le potenti cose tra le loro file. Sebbene ci fosse stato dato di comprendere che l’intero gruppo che si era riunito aveva votato per accettare la verità della guarigione divina, noi capimmo che non necessariamente significava che ogni ministro della chiesa dello stato l’aveva vistata. Ci si poteva aspettare che, in seguito, qualche oppositore poteva apparire, ma il sentimento schiacciante in favore che apparve nella lettera che noi ricevemmo quell’ultima mattina fu davvero incoraggiante per noi e ci fece sentire che il nostro viaggio in Finlandia non era stato vano.

NORVEGIA

Dopo un ultimo commiato ai nostri gentili amici in Finlandia, noi salimmo a bordo di un aereo e, due ore dopo, eravamo a Oslo, Norvegia. Lì, noi trovammo un interesse simile fra le persone. Sfortunatamente, c’era stata una reazione nelle sfere del governo contro il ministerio della guarigione divina. L’amministratore della sanità aveva camminato con passo pesante con un bando contro la preghiera per i malati e noi, essendo forestieri, sapevamo che nel momento in cui avessimo disubbidito a questo divieto saremmo stati espulsi dal paese. Nonostante ciò, ci fu un inaspettato e particolare risultato del bando. Il gruppo ministeriale della città, in un incontro di protesta in massa di duecento ministri, “prese solamente un minuto per gridare letteralmente il loro accordo unanime che una protesta doveva essere fatta”. La protesta seguente fu quindi tracciata e firmata da alcuni dei più illustri nomi nella vita religiosa norvegese.

Al governo norvegese - Oslo
Signori,

la guarigione attraverso la fede e la preghiera sono una parte inerente al Vangelo ed è un’ancora nella vita e nell’opera di Gesù Cristo. Lungo tutte le epoche, questa dottrina è stata una ferma posizione nella confederazione della vita cristiana e della predicazione.
La popolazione cristiana della Norvegia si trova principalmente come un solo uomo in questa faccenda, anche se i dettagli e i modi di procedura possono differire in chiese e paesi.
Il sottoscritto, quindi, si rammarica vivamente delle misure prese dalle nostre autorità e formula una protesta contro i regolamenti proibitivi dati che cercano di esercitare la censura sulla predicazione cristiana. Questa procedura è di una natura tale da offendere i diritti umani fondamentali in un paese libero e contrasta con il principio della libera adorazione.
Noi proponiamo che le restrizioni proibitive, imposte attraverso un atto del corpo di polizia di Oslo, siano immediatamente revocate.
Oslo, 5 maggio 1950

NOMI DEL COMITATO DI PROTESTA

H. Asak-Christiansen:
Segretario generale dei battisti norvegesi
Eivind Berggrav:
Vescovo della chiesa di stato
O. Hallesby:
Adepto e noto autore
Ludvig Hope:
Segretario-capo dell’esercito della salvezza in Norvegia
J.B. Jarnes:
Vicepresidente dell’unione delle chiese evangeliche
Nils Lavik:
Membro del parlamento e vicepresidente della West Norwegian Home Missionary Society
Dottor Alf Lier:
Presidente del parlamento non conformista e presidente della conferenza metodista
Thv. Storbye:
Presidente dell’unione dei predicatori evangelici
Alf Bastiansen:
Ministro del distretto della chiesa di stato
Daniel Braendeland:
Editore

VICINO ALLA TERRA DEL SOLE DI MEZZANOTTE

Dalla Norvegia, andammo in Svezia dove parecchi servizi furono tenuti a Gotenburg, una sera a Jonkoping e poi cinque giorni a Orebro dove è situata la famosa Evangelipress, che manda un’assidua produzione di letteratura cristiana. Una folla di cinquemila persone partecipò al primo servizio che fu tenuto all’aperto nel parco. Il nostro soggiorno a Orebro fu in tutti i modi molto piacevole e noi lo crediamo utile.
Da Orebro, il gruppo andò a nord, verso Ornskoldsvik, che è situata a solo una breve distanza a sud del Circolo Artico. Quasi seimila persone, fu stimato, si pigiarono dentro e attorno alla tenda. Fu detto, e noi abbiamo ragione di credere che è vero, che questo fu il più grande incontro religioso nella storia del mondo vicino al Circolo Artico. Sebbene a quel tempo eravamo ancora alla metà del mese di maggio, c’era luce a sufficienza a mezzanotte per fare una fotografia della tenda!
Da Ornskoldsvik, viaggiamo a sud, verso Stoccolma, dove è situata la più grande chiesa pentecostale nel mondo, con quasi seimilacinquecento membri attivi ed una scuola domenicale di circa cinquemila persone. La nostra visita al fratello Lewi Pethrus e suo figlio, Oliver, che fu il nostro interprete lì, fu il “clou” del nostro soggiorno a Stoccolma. Completamente modesto, tuttavia dotato di saggezza attraverso la quale ha guidato, fino a un grande volume, le fortune del movimento del Pieno Evangelo in Svezia durante gli ultimi quarant’anni, il fratello Lewi Pethrus affascinò tutti noi quando lo ascoltammo in conversazioni private, quale fu un nostro privilegio per due pomeriggi. Il fratello Pethrus ha una semplicità di fede e tuttavia una perspicacia spirituale che lo hanno portato a edificare su forti fondamenti, fino a che, oggi, l’opera del Pieno Evangelo in Svezia è rinomata in tutto il mondo. Il ministerio del fratello Branham fu ben accolto a Stoccolma e, davvero, quando giunse il momento di partire, il fratello Pethrus espresse la speranza che il fratello Branham trovasse possibile ritornare presto in Svezia. E così, il viaggio d’oltremare giunse al termine. Il fratello Branham e tutti noi ci rallegrammo del nostro soggiorno in Europa; ma, dobbiamo ammettere che fummo lieti quando il nostro gigante della linea aerea prese il volo dal campo di Stoccolma e cominciammo il nostro viaggio di ritorno.

DI NUOVO A CASA

Il giorno seguente, quando il nostro aereo atterrò, in salvo, a Idlewild, fu con sorrisi felici che i membri del gruppo Branham misero i loro piedi una volta ancora sul suolo americano.
Il fratello Branham era di nuovo in America. Il viaggio in Scandinavia era adesso storia. Ardentemente, noi non vedemmo l’ora di avere un riposo ben guadagnato ed un viaggio di vacanza nelle montagne. Presto, tuttavia, egli sarebbe stato di nuovo di ritorno per continuare a predicare e a ministrare nelle grandi campagne estive e per finire il corso che Dio gli aveva dato, sapendo che il Signore lo avrebbe serbato da ogni opera cattiva e lo avrebbe preservato fino al Suo Regno Celeste. Come Daniele, nel passato, egli avrebbe riposato e sarebbe rimasto nel suo ruolo fino alla fine dei giorni.